Descrizione
Si è svolto lunedì 2 dicembre alle ore. 21.00 al “Centro I Macelli” in Piazza Macelli, a Certaldo, l’incontro dal titolo “Il progetto di ristrutturazione del Ponte sul fiume Elsa”, organizzato dai Comuni di Certaldo, Gambassi Terme, San Gimignano, in collaborazione con la Città Metropolitana di Firenze, per informare i cittadini, presenti numerosi ieri sera, sui lavori, le cui operazioni preliminari sono previste da gennaio e che entreranno nel vivo dal 1 maggio 2025 per la durata di 20 mesi.
L’inquadramento del progetto e delle fonti di finanziamento è stata fatta dal Dirigente settore VIabilità della cIttà Metropolitana di Firenze, architetto Riccardo Maurri, i servizi di mobilità e trasporto pubblico locale integrativo che saranno messi in campo durante il periodo di chiusura del ponte sono stati spiegati dall’ingegner Francesca Chimenti, settore viabilità della Città Metropolitana di Firenze, il progetto nei suoi dettagli è stato esposto dal progettista ingegner Daniele Storai della società ACS Ingegneri.
Il progetto è stato esposto nei dettagli che erano già stati resi noti in agosto dalla Città Metropolitana di Firenze (vedi https://met.cittametropolitana.fi.it/comunicati/comunicato.asp?id=380983 ).
Queste le caratteristiche più importanti dei lavori previsti, che sono state riepilogate ieri sera, che riguardano la realizzazione della ristrutturazione del ponte sul fiume Elsa e, successivamente, di una rotatoria al posto dell’attuale trivio fra Certaldo, San Gimignano e Gambassi Terme.
Per quanto riguarda il ponte, l’infrastruttura verrà mantenuta nel suo involucro esterno, ma verrà svuotata, rifondata e consolidata, per restituire un ponte come nuovo, con sede stradale e marciapiedi più larghi, percorsi pedonali che passano da 1,10 metri dell'attuale passerella di metallo a 1,55 metri per ciascuno dei due nuovi marciapiedi, oltre che con larghezze dei percorsi veicolari che passano da 2,95 metri di ciascuna delle due attuali corsie a 3,50 metri di ciascuna delle due nuove corsie. Questo renderà possibile rimuovere le attuali limitazioni presenti sul ponte, ovvero il divieto di transito per veicoli aventi massa superiore a 7,5 tonnellate o aventi larghezza superiore a 2,30 metri.
I lavori preliminari di esproprio terreni e bonifica inizieranno a gennaio, i lavori veri e propri dal 1 maggio 2025 per la durata di 20 mesi (fine lavori prevista 31/12/2026). Il ponte chiuderà totalmente al transito, sia veicolare che pedonale, per 7 mesi, dal 1 marzo al 30 settembre 2026.
I lavori si svolgeranno nell’alveo del fiume da maggio 2025 a novembre 2026, con il consolidamento delle fondazioni e il consolidamento delle pile e delle spalle, dal basso, durante questo periodo il ponte rimarrà regolarmente aperto. I lavori poi saranno sospesi da dicembre a fine febbraio.
I lavori riprenderanno poi a marzo 2026 e da marzo a settembre il ponte sarà completamente chiuso al transito pedonale, ciclabile e veicolare, per consentire lo spostamento dei sottoservizi, demolizioni, smontaggi, consolidamenti, la realizzazione degli impalcati. A ottobre il ponte riaprirà al transito, ma i lavori proseguiranno con il consolidamento delle spalle, il restauro esterno e i lavori di finitura.
Nei sette mesi di chiusura previsti, verranno potenziate le corse dei bus linee 34 extraurbana Castelfiorentino - Montaione, linea 128 Extraurbana San Gimignano - Certaldo, Linea 409 urbana, si continuerà a garantire il trasporto scolastico con leggero aumento dei tempi di percorrenza, verrà istituita una navetta gratuita che collegherà la zona di BAdia a Elmi - Badia a Cerreto con Certaldo e viceversa con corse continue su tre fasce orarie quotidiane, con orari e soste esatte che andranno definite in itinere.
Il quadro economico complessivo dei lavori di ristrutturazione del ponte, incluso di tutti gli oneri connessi e dei servizi compensativi per la viabilità, è di 4.100.000 euro, finanziato al 100% dalla Città Metropolitana con fondi del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Per i lavori per la realizzazione della rotatoria invece, prevista sulla sponda sinistra dell'Elsa, in territorio senese, i tempi di attuazione non sono ancora certi, si ipotizza che sarà realizzata al termine dei lavori del ponte o successivamente, sarà un intervento da 1.436.000 euro, questi i costi totali del progetto esecutivo, finanziata al 50% da Regione Toscana, 26,67% da Città Metropolitana di Firenze, e dai tre comuni confinanti per il 3,33% ciascuno.
Per entrambe le opere, il ruolo di stazione appaltante verrà assolto dalla Città Metropolitana di Firenze.
Molte le domande poste dai cittadini sui tempi, le modalità di realizzazione dei lavori, la possibilità di transito dei mezzi pubblici per le imprese, i mezzi sostitutivi. Presentata anche, dal “Comitato Ponte Boccaccio”, un’ipotesi di ponte alternativo a quello attuale, da realizzare più a sud sull’Elsa e connettere con due rotatorie alla Strada Provinciale 1 su Badia a Elmi e a via Caduti del Lavoro a Certaldo. Ipotesi rispetto alla quale, i relatori hanno spiegato come un progetto del genere non possa essere confrontabile con una ristrutturazione di un’opera esistente, ma richieda un ripensamento degli strumenti urbanistici e di programmazione territoriale.
“Si tratta di un’opera di ristrutturazione attesa da venti anni e che dobbiamo realizzare quanto prima per dare una risposta in termini di sicurezza e qualità di vita alle nostre comunità - hanno detto Giovanni Campatelli, Sindaco di Certaldo; Sergio Marzocchi, Sindaco di Gambassi Terme; Andrea Marrucci, Sindaco di San Gimignano - il primo accordo risale al 2003 e il primo progetto preliminare al 2006, è stata pensata e progettata lungamente e ora che ci sono risorse importanti da investire, grazie al lavoro della Città Metropolitana di Firenze, dobbiamo cogliere l’occasione di realizzarla. Siamo riusciti, grazie all’ascolto dei cittadini e al confronto con i progettisti, a ridurre i tempi di chiusura da 18 mesi iniziali ai 7 attuali, ad aumentare le risorse per il trasporto pubblico e scolastico a vantaggio della mobilità dei cittadini. I disagi ci saranno comunque ma sono inevitabili per realizzare un lavoro di questa importanza. Ci impegneremo a dialogare e concertare viabilità e divieti, fra comuni ed enti sovraordinati, per far sì che cittadini e imprese possano avere i minori disagi possibili”.
Emma Donnini, Sindaca di Fucecchio con delega alla viabilità per la Città Metropolitana di Firenze, ha sottolineato il ruolo dell’ente metropolitano in questa operazione “Grazie ad accordi stretti con i tre Comuni e con la Provincia di Siena, sia per la realizzazione che per le future prese in carico della viabilità locale, la Città Metropolitana farà da stazione appaltante per entrambe le opere e destinerà importanti risorse provenienti dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Così come è stato importante il coordinamento e la collaborazione fra enti, dalla Regione ai comuni su due territorii provinciali diversi, per arrivare al finanziamento e progettazione esecutiva, così sarà importante coordinarsi in fase di esecuzione e gestione dei cantieri e della mobilità, coordinamento per il quale la Città Metropolitana si adoprerà con gli strumenti di sua competenza."
A cura di
Contenuti correlati
Ultimo aggiornamento: 3 dicembre 2024, 14:04